Elenco Progetti VENETO 2016

Mimprendo è un'opportunità per laureandi, laureati e dottorandi per entrare in contatto con il mondo delle aziende.
Per partecipare è sufficiente candidarsi a uno dei progetti e superare il colloquio di selezione.
Gli studenti scelti saranno inseriti in un team di lavoro che affiancherà gli imprenditori per mettersi alla prova nello sviluppo delle idee proposte, offrendo valore aggiunto in termini di creatività e di conoscenze multidisciplinari.

Scopri i progetti di innovazione disponibili nella regione Veneto e candidati.

Per maggiori dettagli sui vantaggi e sulle modalità di partecipazione consulta le informazioni per studenti.


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Realtà aumentata e mondo automotive: un’APP per trasformare l’interazione utente-vettura.

Hai mai pensato di cambiare il colore di un’auto con un clic? Come cambierà l’esperienza di acquisto nel settore automotive con l’avvento della realtà aumentata? Pallino cerca un team in grado di ideare e realizzare un’app fruibile su iOS con l’obiettivo di offrire un nuovo strumento di vendita alle case automobilistiche e una nuova forma di interazione con la vettura agli utenti e potenziali clienti.

Nella fase di ideazione dell’app il team deve individuare il target interessato, analizzarne i relativi bisogni e capire in che modo possono essere soddisfatti attraverso le opportunità offerte dalla realtà aumentata. L’ambiente virtuale deve rispondere alle esigenze degli utenti, supportandoli nella fase di valutazione della vettura e nella scelta d’acquisto.

Da un punto di vista tecnico, l’applicazione deve offrire all’utente diverse funzionalità sfruttando le potenzialità della realtà aumentata; tra queste il riconoscimento della vettura tramite fotocamera del dispositivo mobile, la corretta visualizzazione del veicolo da qualsiasi angolazione e la possibilità di customizzare l’auto modificando elementi quali il colore della carrozzeria, i cerchi e i vari equipaggiamenti a disposizione per lo specifico modello.

L’applicazione deve fornire al potenziale cliente uno strumento innovativo, che gli permetta di avere un rapporto più diretto con la vettura. Durante la fase di sviluppo dell’app occorre prestare massima attenzione alla user experience, garantendo all’utente un’esperienza di navigazione funzionale e coinvolgente, in grado di supportare il processo decisionale in fase d’acquisto.


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CATERPILLAR. SISTEMA COSTRUTTIVO IN LEGNO PER GRANDI EDIFICI

Nova Fabrica s.r.l. è titolare di un brevetto di innovazione riguardante un sistema costruttivo per la realizzazione di elementi in legno a sezione cava da utilizzare nella costruzione di edifici con funzione di pilastri e travi. Tali elementi hanno particolari caratteristiche di resistenza che li rendono particolarmente adatti all'utilizzo su edifici di grandi dimensioni quali edifici industriali o residenziali direzionali di grande altezza. L'azienda ha appena terminato un progetto di ricerca con il dipartimento DICEA dell'università di Padova con il quale sono stati eseguiti i test di laboratorio che hanno permesso di ottenere i dati caratteristici di resistenza e comportamento di tali elementi strutturali. Nova Fabrica s.r.l. intende ora valutare la possibilità di produrre tali elementi in opera e non in stabilimento, con varianti di elementi curvi e con essenze diverse dall'abete rosso. Il team dovrà quindi analizzare la normativa europea relativa alla produzione di legno incollato, individuare un possibile sistema di assemblaggio in opera degli elementi compositivi del prodotto individuando le colle o resine e i legni più adatti alla realizzazione.


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Affidabilità e riduzione costi di manutenzione dei macchinari per lavorazioni meccaniche

La R.i.v. srl nella ricerca di diversificazione ha individuato nel ‘machine tools ‘ e  nella revisione dei mandrini un  mercato nascosto da poter andare a ‘scovare’ . Il Veneto per la sua ricchezza industriale e per la diversificazione di piccole medie-imprese sembra il territorio più indicato per la sua analisi .
L’obbiettivo  è quello eseguire un'indagine di mercato al fine di valutare la possibilità di dar vita ad una START UP ,un’azienda che si occupi solo ed esclusivamente del ‘service’ e nello specifico il suo core business  sarà la revisione dei mandrini. La start up si avallerà del supporto ingegneristico e strutturale della SKF con la quale dovrà collaborare .
La filosofia del service di SKF è finalizzata alla massimizzazione dell'affidabilità dei macchinari e di conseguenza alla riduzione dei costi di manutenzione. E' sicuramente noto che il Veneto rappresenta un'area importante nel campo delle lavorazioni meccaniche per asportazione di truciolo ma non si hanno informazioni specifiche relativamente al valore delle attività di manutenzione sulle macchine utensili, come le manutenzioni vengono gestite (manutenzione preventiva, predittiva, a rottura), ecc. L'analisi ha l'obiettivo di definire un quadro relativo alla manutenzione delle macchine utensili e nello specifico della revisione mandrini nell'area Veneto.


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Arte resiliente - una comunità che salverà sè stessa: quella degli amanti dell'Arte

Diamo per scontato che quella dell’artista sia la figura identificativa della peculiarità che ha fatto distinguere il genere umano dalle altre specie animali. Ricordiamo che la specializzazione del mestiere di artista, rispetto all’innovatore o lo scienziato è fatto recente; il pavimento del Corso della Storia è lastricato di ScienziatiArtisti ed ArtistiScienziati. Consideriamo pure che la sensibilità verso gli agenti artistici sia presente in una larga parte della comunità umana, della quale una quota ha ricevuto in dono le doti che permettono di generare, creare, mettere in forma concreta delle emozioni, mentre il resto del gruppo, essendone privo, si accontenta e limita a poterne fruire. Ecco descritta una comunità che può essere semplificata descrivendone due attori: l’Artista Produttore e l’Artista Fruitore.
Il Web è il luogo contemporaneo cui si attribuisce e delega la competenza di migliorare la qualità della vita degli umani, grazie alle sue funzioni aggregative e comunicazionali.
Bene. Ma uno dei segmenti (strati?) dei bisogni umani, quello legato alla cultura ed in particolare alla diffusione dell’Arte, dove pare aver parecchio fallito i suoi potenziali obiettivi. In epoca di potenziale ipervisibilità individuale, Il Web finora ha premiato (talvolta inventato) alcune specifiche forme artistiche proprietarie, mentre ha sterilizzato le possibilità di tutte quelle che hanno bisogno di materialità perché l’Artista Fruitore ne possa ricevere le emozioni che cerca. Qualcuno afferma che la spinta evolutiva naturale comporti giustamente che anche certe forme culturali ed artistiche mutino, ed altre – non più moderne – scompaiano. Ottimo. Questo significa che alcuni strati della pratica artistica (pittura, scultura, alcune specialità musicali, letterarie, teatrali) siano destinate all’annientamento sostanziale nel giro di poco tempo.
Casualmente quel destino è supportato anche dalle scelte derivanti da certe alcune dottrine filosofiche ed economiche ritengono che l’Arte e la Cultura “non producano reddito”, “non facciano economia”: così venuti a mancare gli spazi storicamente messi a disposizione delle comunità da parte della Cosa Pubblica, quelle specialità artistiche sono andati quasi del tutto scomparire dalla fruizione per prossimità. Permangono r si riproducono le manifestazioni capaci di raggiungere grandi masse di consenso o fatturato, mentre resistono occasionali situazioni ove la promozione sia a carico di moderni mecenati e colti appassionati. Ma a noi interessa quella parte della società (comunità?) della quale indagini demoscopiche indicano chiaramente come la quantità degli eventi artistici a disposizione siano diminuiti, negli ultimi venti anni, al quasi-nulla. Perché se era vero il presupposto iniziale, ciò implica che una quota rilevantissima degli Artisti sia deprivata della possibilità di espletare le proprie funzioni. E si vuole anche ricordare che così tende automaticamente a scomparire anche quella costruzione di cultura diffusa e di massa, formata dal popolo di coloro che, produttori o fruitori che fossero, generava quei movimenti che hanno permesso, nei secoli, la propulsione di idee ed esperienze che hanno consentito la formazione e l’emersione di quei “campioni” che oggi popolano musei e testi di storia dell’arte.
Se quella comunità ancora esiste, ha la possibilità di chiedersi se accetti di scomparire; oppure se provare a frenare, se non invertire, quel moto deprimente. Ecco il Mecenatismo 3.0, ossia l’Arte Resiliente: una organizzazione che si raggruppa, conta, agisce autonomamente per salvare il Soldato Artie. Perché se un Artista Fruitore salverà un Artista Produttore, quest’ultimo sarà ricordato; ma lo sarà anche il primo.
Obiettivo del progetto è allestire un sistema autosufficiente per diffondere la conoscenza (come mezzo irrinunciabile per poter raggiungere obiettivi premianti) e promuovere l’esperienza artistica. Lo strumento sarà un portale Web – di categoria “social with steroids” – che può essere immaginato come una costruzione a più livelli e con diverse stanze. Conterrà un repertorio degli Artisti viventi e non, ma soprattutto quello di tutti i locali pubblici e privati interessati o disponibili ad ospitare esperienze artistiche: non solo musei e gallerie, ma in particolare bar, pub, ristoranti, aziende, case private – gratuitamente o a pagamento – in modo da costruire una mappa che permetta a ciascun Artista Produttore o Fruitore di stabilire un contatto di prossimità con un luogo d’incontro reciproco.
Sarà presente una sezione divulgativa e di discussione di fondamentali importanza nell’ottica della propulsione decisa di un modello di resilienza duraturo nel tempo: un’area enciclopedica (sviluppata in collaborazione con Wikipedia) ed una di dialogo saranno aperte a chiunque. L’assoluta assenza di censura – la figura storica del critico d’arte non risulta più necessaria – permetterà a chiunque di esprimersi, avendo solo i membri della comunità come interlocutori. In quel modo si perderà quel filtro che ha impedito alla maggior parte degli “artisti dimenticati” di godere della visibilità e dei meriti che hanno avuto, solo per l’essere esistiti ed aver agito.
Il sostentamento della piattaforma sarà garantito dalle conseguenze del raggiungimento della massa critica d’utenti potenziale, che permetterà di promuovere e gestire/co-gestire eventi, anche direttamente. Fra i tanti esempi di opportunità da mettere a punto: una casa di produzione, un marchio per la qualità delle promozioni di eventi artistici, un circuito di locali dove promuovere eventi seriali.


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"Unusual Fun": quando distretto, club di prodotto, cross-selling, destination management si formano attraverso una "soci

Che Venezia sia una destinazione turistica arcinota è lapalissiano; che le aziende che vi sono locate (nello specifico, o in un distretto individuabile per diretta connessione commerciale) siano alla continua ricerca di intercettare il maggior numero di turisti lo è altrettanto. Numerosissime sono le esperienze di business che insistono sulla materia della raccolta di presenze turistiche e della loro diffusione e distribuzione territoriale. Si assistono a fenomeni di massa (i portali di intermediazione come Booking.com ed Expedia, gli stakeholders del mercato) che controllano ormai fino al 75% del movimento alberghiero d'area, che ne esce letteralmente soffocato per il costo delle commissioni commerciali ottenute da quei players. D'altro lato, nel territorio sopra citato esiste una notevolissima presenza di nano/micro-piccole imprese, produttrici di beni e servizi, comunque destinati alla fruizione da parte dei turisti, ma che il mercato – grazie all'impulso conduttivo degli stakeholders del destination management) non conosce. Si può suggerire che, a causa dell'impostazione data dai tools software (portali) utilizzati dagli acquirenti, il loro comportamento all'acquisto si sia trasformato da "viaggiatori aperti" a "viaggiatori chiusi", con riferimento alla loro predisposizione mentale di recarsi sul posto e localmente acquisire le informazioni per vivere l'esperienza turistica anche come teoria di imprevisti. L'utente parte avendo prenotato tutto il prenotabile: ciò impatta sulla sua disponibilità di spesa, ma soprattutto – ed è l'aspetto che ci interessa per questo progetto – sulla sua disponibilità a godere dell'offerta "invisibile nel Web", dove l'obiettivo di ridurre l'incertezza (cfr. Turner e Pidgeon, 2001) ottiene anche di soddisfare le tesi di McLuhan circa la verità è ciò che appare nei media. Esistono moltissime esperienze anche in ambito di proposta, sul Web, della presenza delle situazioni alternative a quelle alberghiere; ma il loro successo è relegato a casi minimali numericamente (2night) e comunque specialistici nella scelta dei partners, corrispondenti ad una massa cospicua di aziende omogenee tra loro. Le iniziative per proporre scenari più eterogenei non hanno mai avuto successo. Obiettivo di questo progetto è di studiare un nostro elemento del business model aziendale, ovvero la creazione di un portale Web che si rivolga al pubblico dei turisti al momento precedente la loro prenotazione di viaggio, e che offra loro la panoramica vasta e completa dei diversi elementi che possono condurlo ad un'esperienza turistica locale "old-fashion", ovvero vissuta al di fuori dei flussi rigidi e noti. Particolarità del progetto sono: l'individuazione dell'area distrettuale di competenza, in quanto "prodotto"; l'individuazione e classificazione dei generi di beni e servizi disponibili ed adatti alla proposta dell'esperienza "unusual fun", come "club di prodotto"; il meccanismo di formazione di "pacchetti" (forniti dai diversi produttori partner) e della loro commercializzazione grazie ai soggetti fiscalmente titolati alla loro vendita; il meccanismo di "cross selling indotto", implicito nella forma del portale Web; il ruolo della funzione di "social network" intesa come elemento differenziante per calamitare l'interesse dei potenziali acquirenti-turisti e per l'allargamento automatico della loro base quantitativa.


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Lo schema di certificazione “EQUALITAS” nel comparto vitivinicolo: le buone pratiche sociali, economiche, ambientali.

L’obiettivo dello standard è quello di permettere agli operatori della filiera vitivinicola di aumentare il livello di consapevolezza in materia di sostenibilità e quindi di avviare un percorso di miglioramento continuo (delle organizzazioni, dei processi e dei prodotti) rispetto alla più ampia definizione di obiettivi di sostenibilità economica, ambientale e sociale riconosciuta a livello internazionale.
La sostenibilità viene definita dallo standard Equalitas secondo la visione olistica ovvero definendo indicatori e requisiti per i pilastri ambientale, sociale ed economico.

SOSTENIBILITA’ SOCIO-AMBIENTALE
- buone pratiche agricole
- buone pratiche di cantina

SOSTENIBILITA’ ECONOMICA
- Buone pratiche economiche aziendali
- Buone pratiche economiche verso i dipendenti
- Buone pratiche economiche verso i fornitori

SOSTENIBILITA’ SOCIALE
- Lavoratori
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